AYERS ROCK
Siete nell'Outback, vi chiederete cosa vuol dire questa parola, è un neologismo che troverete solo in Australia e significa; tutto ciò che è alle spalle del mare, tradotto dagli aborigeni ... spazi infiniti, migliaia di chilometri senza tracce di civilizzazione, cieli che confondono con la terra, il silenzio sovrano e orizzonti che si perdono nell'infinito.
Siete arrivati nella terra del popolo degli Anangu, nel "cuore" d'Australia i cui colori predominanti sono il rosso arenaria e il verde asparago. E' un luogo evocativo, intriso di misticismo e sacralità, la cultura aborigena che si fonde nella sacralità dei luoghi simbolo d'Australia: Uluru (Ayers Rock) o Kata Tjuta (Monti Olgas)... maestose architetture naturali, che emergono imponenti dal deserto e tutto dominano. Entrambi i due siti sono inseriti nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell' UNESCO.
Una cosa da tenere sempre presente nell'aree desertiche: i colori. Più intensi, veri si vedono all'alba o al tramonto, quando la luce è tenue e filtra quasi orizzontalmente, questo è il momento giusto per i migliori scatti.
Sopratutto in queste regioni dove la prevalenza delle rocce e di arenaria e con i rilessi della luce del sole; all'alba e al tramonto, creano dei giochi di luce davvero sorprendenti. !!
Ayers Rock è il simbolo dell’Australia per antonomasia. Questo misterioso Monolito di sabbia, situato a 500 Km a Sud-Ovest di Alice Springs, è alto 350 m e largo 7.5 Km. Non è una roccia, ma la punta di un conglomerato di sassolini, fondo di ciò che fu un lago interno circa 600 milioni di anni fa. Per gli aborigeni, la Roccia è il “Luogo Sacro dei Sogni”, e tutt’intorno si trovano pitture rupestri. E’ interessante osservare come la roccia cambia drasticamente colore a seconda della luce e del tempo: sfumature che vanno dal rosso, al viola, sino al buio totale che determina il calare della notte. Pochi sanno che fu scoperta da William Gosse nel 1873 (l’anno prima Ernest Giles la scambiò in lontananza per una collina!) e dedicata al primo ministro dell’epoca, Henry Ayers.
A poca distanza dal monolito, ai confini del Parco di Uluru si trovano anche i Monti Olgas (Gli Olgas - una serie di 36 magnifiche "cupole" naturali - sono considerati il risultato di millenni di erosioni eoliche e pluviali.
Il loro nome aborigeno Kata Tjuta significa il Luogo delle Molte Teste.
La teoria ci dice che probabilmente un tempo gli Olgas fossero un unico enorme monolito - più vasto dell'Ayers Rock - trasformato e suddiviso poi in molte montagne tondeggianti proprio a seguito di fenomeni naturali).
Qui si può intraprendere un sentiero di bassa difficoltà lungo il Walpa Gorge della durata di circa 2 ore e 30 minuti, che vi condurrà fino alla "Valle dei Venti"
Il complesso alberghiero di Ayers Rock " Voages Resort" è in grado di offrire oltre a diversi tipi di sistemazione, per ogni tipo di esigenza o budget, anche tutta una serie di servizi complementari per favorire la corretta distribuzione di informazioni riguardanti la zona.
Giornalmente è a disposizione dei visitatori un efficiente Travel Desk in grado di organizzare trasferimenti, escursioni di ogni genere, diurne e notturne, attività sportive, animazione serale. Recentemente ristrutturato in tutte le sue parti, rappresenta un’oasi di progresso e di diffusione della cultura aborigena del Red Centre australiano.
RICORDARSI:
Prima di accedere al parco troverete una piccolo "casello" dove pagherete un ticket d'ingresso del costo di AUD38 per persona, valido 3 giorni. prenotabile sul sito https://book.parksaustralia.gov.au/passes/uluru/
ARTE ABORIGENA
L’arte per gli aborigeni è il medium, il tramite, il collegamento con il Mondo Soprannaturale; costituisce “ l ’identità individuale e di gruppo ed è la relazione tra gli uomini e la terra.
Gli artisti aborigeni utilizzano i simboli ancestrali che si ritrovano nelle pitture rupestri, nelle decorazioni effettuate sul corpo per partecipazione alle cerimonie sacre e nei tracciati sulla sabbia.
L’unione di tutti i segni è il racconto, intriso di sacralità, del territorio, nella loro storia.
Disegni puntiformi la cui materia deriva da scabre di roccia arenaria, e da le piante che con loro condividono queste aspre terre. L’unione indissolubile tra uomo e terra, elementi naturali che si trasformano in sacre credenze di ciò che siamo stati, quello che siamo e che diverremo.
Uluṟu, conosciuto in lingua inglese come Ayers Rock, è il più imponente - e iconico - massiccio roccioso dell'outback australiano. Sorge nel bel mezzo del piatto bush australiano, ed è grazie a questa prerogativa che Uluru è visibile da decine di chilometri di distanza. Famoso per il suo intenso colore rosso, che tuttavia cambia in modo davvero sugestivo a seconda delle diverse stagioni e delle ore durante il giorno, passando dall'oro all'ocra al bronzo per colorarsi di viola, Uluru da lontano sembra liscio, ma realmente cela sorgenti, pozze, caverne e antichi dipinti aborigeni.
Uluru si trova nel Territorio del Nord Australiano, precisamente nel Parco Nazionale Uluru-Kata Tjuta, 450 km a sudovest della città di Alice Springs. Uluru/Ayers Rock è un luogo sacro per gli aborigeni, ed è stato formalmente riconsegnato dal governo australiano agli indigeni del luogo nel 1985. Il suo nome in lingua locale, deriva da una parola che significa "strano".