La qualità della vita di un luogo si calcola anche tramite i piaceri che è in grado di offrire durante i momenti di convivialità. Da questo punto di vista l'Australia abbonda di proposte.
Un australiano può essere geolocalizzato facilmente in base alla marca e tipo di birra che consuma. Ogni area ha per tradizione e gusto locale la sua bionda (ma non solo) preferita, anche se negli ultimi anni si sta sviluppando, come in tutto il mondo, un grande interesse per le birre artigianali.
A Sidney è molto radicata la presenza della birra col cervo, la Tooheys storico marchio fondato da due immigrati irlandesi; nel Queensland dominano le quattro XXXX della storica fabbrica Castlemaine Perkins a Milton, mentre la Coopers, birra chiara e tappo verde, è il vessillo di Adelaide. A riunire tutti gli australiani ci pensa la Victoria Bitter con la sua inconfondibile sigla VB su superficie bianca e rossa su sfondo verde.
In Australia il caffè un fatto culturale, una tradizione che deve le sue origini soprattutto alla massiccia presenza di immigrati italiani, in particolar modo a Melbourne, ma che si è rapidamente allargata a tutta la comunità.
Grazie anche alle macchine provenienti dal nostro Paese, i cafés locali propongono ottimi cappuccini, ristretti, macchiati e tante altre specialità: l’atmosfera intima di questi locali è lontanissimi dall’idea delle grandi catene di settore: le persone entrano non per utilizzare il WiFi ma per socializzare tra di loro. Questo aspetto aumenta il piacere del rito che si ripete più volte nell’arco della giornata.
Bundaberg era una zona in grande espansione commerciale a fine Ottocento, grazie all’industria dello zucchero. Alcuni abitanti della zona pensarono di poter fare un uso ancora migliore della melassa, il suo sottoprodotto, aprendo una distilleria di rum.
Oggi, la distilleria che porta il nome della cittadina del Queensland, trecento chilometri a nord di Brisbane, produce uno dei migliori rum al mondo, spesso il migliore, come certificato da diversi riconoscimenti ricevuti negli ultimi anni, in particolare per le varianti “gold” e “dark”. Il suo segreto è riassunto dal motto dell’azienda che racconta la tenacia australiana: “È il nostro inconfondibile spirito che ci permette di essere sempre presenti per i nostri amici, di rimanere ottimisti di fronte alle avversità e di sapere di avere una chance anche quando tutte le probabilità sono contro di noi”.
Ogni città australiana ha il proprio territorio di riferimento nelle vicinanze per la produzione di eccellenti vini. La Hunter Valley, a circa due ore da Sidney, è la più antica area di produzione vitivinicola dell’isola: da qui provengono due dei vini più pregiati della nazione: il rosso Shiraz e il bianco Semillon.
L’esperienza del tour nella parte Lower della Valley è arricchita da suggestive visite nelle sedi delle aziende produttrici, dai prodotti dei caseifici locali che accompagnano le degustazioni, talvolta anche da festival musicali e artistici tra le vigne. Nell’area Upper si respira maggiormente l’aria rurale delle fattorie. Entrambe sono meravigliose da sorvolare con un tour in mongolfiera la mattina presto, prima di abbandonarsi ai sapori in tavola.
Sono lo chardonnay e il pinot nero, ma stanno salendo di quotazione anche i rosé, i vini più pregiati che provengono dalla Yarra Valley, l’area di riferimento per la wine culture dalle parti di Melbourne, con una storia di quasi due secoli alle spalle e meno di cento chilometri dalla città.
Oggi un tour di degustazione tra le decine di cantine e produttori presenti non può prescindere dal gustare il salmone d’acqua dolce e il caviale, o i formaggi accompagnati dalle confetture artigianali. Il terreno collinare è spettacolare da attraversare in bicicletta o con rilassanti camminate.
Più che la quantità, è la qualità dei vini prodotti nella regione di Margaret River ad aver reso famosa nel mondo questa zona del Western Australia, a tre ore da Perth. Hanno contribuito alla sua fame anche i paesaggi con tanti percorsi naturalistici, le coste lungo cui praticare surf e l’ottima cucina locale.
Tra i prodotti nati tra i filari dei vigneti eccellono Sauvignon blanc, Merlot e anche la versione locale del Verdelho, tipico vino della portoghese Madeira, l’isola in mezzo all’Oceano Pacifico. Margaret River nasconde alcuni tesori anche sottoterra: tra le grotte più affascinanti da visitare c’è sicuramente la Lake Cave, con lo specchio d’acqua custodito nel silenzio dei meandri della Terra.
